Lo sviluppo delle produzioni orafe si registrò nel Medioevo , grazie ai bizantini e ai barbari.
La preziosità dell'oreficeria bizantina è testimoniata non solo dalle molte realizzazioni artistiche, come la Pala d'oro diVenezia o la Crux Vaticana o Croce di Giustino II nel Museo del Tesoro della Basilica di San Pietro in Vaticano, ma anche documentata dalle figure sontuosamente ingioiellate presenti nei mosaici di Ravenna.
Nelle oreficeria barbariche vennero raggiunti i migliori risultati artistici, con notevoli apporti originali. Le principali produzioni riguardano fibule,diademi, else, fibbie di cinturoni.
Con il Rinascimento poi la consacrazione dell'arte orafa è stata definitivamente sancita. Cosimo I de' Medici riservò le botteghe di Ponte Vecchio agli orafi, ai gioiellieri e agli argentieri, dando impulso e nuova linfa vitale all'oreficeria. Si cominciò anche ad insegnare quest'arte con dei percorsi di formazione ben distinti: scultori, orafi, doratori, …